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Come rapinare una banca svizzera

Un libro che mi è piaciuto leggere in quanto è un giallo vecchio stile, tranquillo e dalla trama che diventa sempre più avvincente man mano che si avvicina il finale. A progettare questa rapina sono un ex-ladro, una bibliotecaria, un'insegnate, un detective privato ed una neo-laureata, ognuno dei quali ha i suoi buoni motivi per farlo. Ognuno di loro è ben caratterizzato e tutti risultano protagonisti dell'impresa, così come lo è la descrizione dalla Svizzera italiana  in cui si progetta il colpo grosso. La prima parte del libro è tutta dedicata proprio alla progettazione, ogni singolo dettaglio viene curato, così come ogni personaggio avrà un ruolo ben preciso nella storia anche se sarà però Salviati, un ex rapinatore che non usa le armi a dirigere il gioco, a pensarlo, a dividere i compiti tra gli altri protagonisti. Ed ecco che il colpo prende forma, senza mai essere truculento, ogni pezzettino dell'azione viene concordato e ricontrollato finché tutto è pronto. Da qui in poi il romanzo si trasforma in un susseguirsi di azioni, controazioni e colpi di scena che caricano il libro di suspance che mi facevano continuare a leggere il capitolo successivo non appena finivo il precedente. Ecco che la rapina si svolge in un continuo salire di trovate geniali e con finali che non finiscono perché c'è un controfinale ed un altro ancora, un tradimento ed una contromisura già pensata dall'organizzatore in un continuo crescendo che mi ha tenuto attaccato al libro fino alla sua conclusione con un triplo salto mortale di Contini che riesce a salvare capra e cavoli.
Una piccola nota: una rapina simile è davvero avvenuta poco prima o mentre Fazioli stava scrivendo il suo romanzo. Una casualità?
Comunque sia, il libro è davvero gradevole ed intrigante, nonostante alcune parti un po' lente, e continua a farsi leggere fino alla fine, fino all'epilogo.



I casi di Elia Contini (02)
Come mai un rapinatore pentito, un detective privato e alcuni distinti borghesi sono coinvolti nel progetto della più sofisticata rapina a una banca svizzera? Nella Confedereazione elvetica delle banche silenziose, dei laghi calmi e dei prati ben curati può succedere di tutto. E per l'investigatore ticinese Elia Contini ricominciano i guai. Al suo fianco, c'è Jean Salviati, ladro a riposo che riprende in mano i ferri del mestiere per salvare la figlia, scivolata pericolosamente nella rete di un losco avventuriero che ha messo gli occhi su una favolosa transazione di denaro. Anche in tempi di crisi, una banca svizzera resta sempre sinonimo di forziere ben riempito e ben custodito. Svaligiarne una esige dal rapinatore la stessa precisione diligente e metodica applicata dai banchieri elvetici nella difesa della propria sicurezza: un piano dall'architettura raffinatissima, costruito come un puzzle geniale. Ma niente è mai come sembra in questo romanzo in cui i colpi di scena non smettono di agitare una superficie solo in apparenza ordinata e tranquilla.

La sparizione




I casi di Elia Contini (01)
Natalia, diciassette anni, studia al liceo, è una ragazza graziosa, con una vita normale. Fino a quando il dolore bussa alla sua porta: il padre, un medico di Lugano, muore d’infarto, e lei, per affrontare il lutto, si rifugia con la madre nella loro casa di Corvesco, tra le montagne del Canton Ticino. Ma lì un delitto sconvolge il suo già difficile equilibrio. Natalia, di colpo, smette di parlare, forse ha visto qualcosa. Suo padre ha lasciato in giro delle carte che nascondono un mistero inquietante, e nel paese cresce la tensione. Natalia ha paura, non sa più di chi fidarsi, fugge. Ma poi fa uno strano incontro: il caso vuole, infatti, che a Corvesco abiti anche Elia Contini, che, nonostante abbia smesso di fare il poliziotto privato e si arrabatti in un giornale di provincia, non ha perso il vizio di essere molto, troppo curioso. Così, suo malgrado, Contini si trova alle prese con un nuovo enigma: cosa faceva Natalia nel bosco? Da chi si sentiva minacciata?