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Hakan Nesser

Håkan Nesser è nato nel 1950 a Kumla, cittadina della Svezia centrale. Ha insegnato lettere in un liceo, ma dopo il successo ottenuto dai gialli «interpretati» dal commissario Van Veeteren, ambientati nell'immaginaria cittadina di Maardam, si è dedicato esclusivamente alla letteratura. Nel 1999 ha vinto il prestigioso premio Glasnyckeln per il miglior romanzo poliziesco scandinavo.

Le inchieste del commissario Van Veeteren
01 - La rete a maglie larghe
02 - Una donna segnata
03 - L'uomo che visse un giorno
04 - Il commissario e il silenzio
05 - Carambole
06 - Il caso G
07 - Il commissario cade in trappola
08 - Il dovere di uccidere
09 - La confraternita dei mancini

Le indagini dell'ispettore Barbarotti
01 - L'uomo senza un cane
02 - Era tutta un'altra storia
03 - L'uomo con due vite
04 - L'uomo che odiava i martedi
05 - Confessioni di una squartatrice

Le indagini dell'ispettrice Ewa Moreno
01 - Un corpo sulla spiaggia
02 - La rondine, il gatto, la rosa, la morte

Confessioni di una squartatrice

Mi piace Hakan Nesser, mi piace come scrive e come delinea i personaggi. Barbarotti è rimasto vedovo ed il suo capo gli assegna, sembra, un semplice caso di scomparsa giusto per vedere se sia in grado di tornare a lavorare come una volta.
E qui avviene la svolta: la perdita della moglie lo ha ovviamente scosso, ma lei stessa saprà aiutarlo nell'indagine, che prende piede e sembra legata ad un altro omicidio accaduto molti anni prima. All'inizio la sua indagine procede lentamente, ma, tra un colpo di scena e l'altro, alla fine riuscirà a trovare la soluzione al mistero. Una soluzione che procede deduttivamente passo dopo passo mettendo a dura prova l'ispettore che alla fine scoprirà che certi avvenimenti sono degni di essere nascosti, nonostante tutto, nonostante un omicidio (o forse due) e che in fondo la vita ci porta a fare scelte, giuste o sbagliate che siano, ma che comunque meritano il giusto rispetto. Ecco, per giudicare qualcuno, bisognerebbe prima mettersi nei suoi panni...



Le indagini dell'ispettore Barbarotti (05)
L'ispettore Gunnar Barbarotti non è più lo stesso. Non è facile concentrarsi sul lavoro quando la mente è lontana, persa nel dolore di una tragedia personale dopo la quale sembra impossibile rimettersi in piedi. Forse per riguardo nei suoi confronti, il commissario Asunander gli affida un cold case, un caso solo all'apparenza semplice, vecchio di cinque anni: la sparizione di un uomo che si era allontanato in moto dalla sua casa di campagna per non farvi più ritorno. Il suo corpo non è mai stato ritrovato, e l'unica indiziata non ha mai confessato. Perché i sospetti si sono concentrati tutti su di lei, ovviamente: la convivente, una donna nota alle cronache come la squartatrice, che in passato aveva ucciso e fatto a pezzi il marito violento. Perché il commissario Asunander vuole rivangare proprio adesso, alle soglie della pensione, un caso che sembrerebbe già risolto?

L' uomo che odiava i martedì




Le indagini dell'ispettore Barbarotti (04)

Trentacinque anni dividono la fine inspiegabile di Germund Grooth e Maria Winckler - legati nella vita come nella morte - in fondo a un burrone nei boschi intorno a Kymlinge. Incidente o suicidio? Alcune strane circostanze, però, inducono gli investigatori a pensare che possa trattarsi di omicidio: che cosa si nasconde dietro l'apparente normalità degli "altri", il gruppo degli amici di Germund e Maria fin dai tempi dell'università a Uppsala? Come già in passato, anche oggi la polizia di Kymlinge e il suo malinconico antieroe, l'ispettore di origini italiane Gunnar Barbarotti, brancolano letteralmente nel buio. Affiancato come sempre dalla collega Eva Backman, Barbarotti si vede costretto a scavare nei meandri della mente dei sospettati per far affiorare a poco a poco un segreto orribile che ha lasciato un segno indelebile non solo nella vita delle vittime, ma anche in quella di chi è rimasto. Le mappe interiori dei personaggi si sovrappongono senza fine, disegnando paesaggi imprevedibili e vertiginosi: Dio, il destino, la morte, la colpa sono spesso al centro delle riflessioni dell'ispettore, più dei "crudi fatti" su cui basare le indagini. Vero e proprio noir filosofico, quest'ultima prova di Hàkan Nesser scandaglia ancora più a fondo i recessi della psiche umana, sul filo di una verità dura quanto universale: "la vita e la morte sono sorelle".

L'uomo con due vite




Le indagini dell'ispettore Barbarotti (03)

Ante Valdemar Roos ha quasi sessant'anni e conduce un’esistenza ordinaria. Sua moglie non lo capisce; le figlie di lei lo considerano un fallito; i colleghi di lavoro lo trattano con indifferenza, se non con disprezzo. Ma un giorno la fortuna gli sorride, e la schedina giocata con tanta pazienza anno dopo anno risulta vincente. Valdemar decide di tenere per sé questa notizia e comincia a costruirsi una vita parallela, che comprende un’idilliaca casa nel bosco. Anna Gambowska è una ragazza difficile, in fuga da un centro di recupero per tossicodipendenti. Vent'anni, una chitarra, uno zaino e un passato burrascoso che sta cercando di lasciarsi alle spalle quando si imbatte in un’idilliaca casa nel bosco... L’ispettore Gunnar Barbarotti è bloccato in un letto d’ospedale con una gamba rotta, quando Alice Ekman Roos gli chiede di indagare sulla scomparsa del marito. Il caso non sembra complicato, finché le ricerche condotte dai colleghi dell’ispettore non portano al ritrovamento di un cadavere: di chi si tratta? E cos'ha a che fare con Anna? O con Valdemar? A questo punto Barbarotti non può fare a meno di essere incuriosito dalla figura di quest’uomo all'apparenza tanto banale da risultare interessante.

Era tutta un'altra storia




Le indagini dell'ispettore Barbarotti (02)

Estate 2002, Bretagna: sei turisti svedesi s’incontrano per caso e trascorrono in compagnia alcuni giorni di vacanza: insieme fanno lunghe nuotate, cene a base di vino e crostacei, gite e perché no flirtano un po' tra loro… Di quei giorni rimangono una manciata di fotografie, un ritratto di gruppo, un acquerello e un diario anonimo che racconta quei momenti di allegria, ma non solo.
Estate 2007: cinque anni dopo una mano sconosciuta inizia a uccidere i protagonisti di quella vacanza. Prima però avvisa con una lettera l’ispettore Gunnar Barbarotti di Kymlinge. La strana relazione tra il delinquente e il poliziotto crea a quest'ultimo non pochi problemi. Il caso si fa ben presto inquietante e porta l’ispettore alla ribalta della cronaca giornalistica: gli omicidi si susseguono (così come le lettere) senza che le forze dell’ordine riescano a fare niente, nonostante l’intervento di un esperto profiler. Perché queste persone vengono uccise? Esiste un legame tra loro e l’assassino? E se sì, quale? Nessuno sembra trovare risposte davvero risolutive...

L'uomo senza un cane




Le indagini dell'ispettore Barbarotti (01)
Mancano pochi giorni a Natale e gli Hermansson sono riuniti per festeggiare i sessantacinque anni di Karl-Erik, padre encomiabile e insegnante in pensione, e i quaranta di Ebba, la sua figlia prediletta. Poche ore dopo, avvengono due sparizioni inspiegabili: prima Robert, la «pecora nera» della famiglia esce a fare una passeggiata, poi è Henrik, il figlio maggiore di Ebba, ad allontanarsi nel cuore della notte. A quarantott’ore di distanza dei due non si hanno più notizie. Viene incaricato del caso Gunnar Barbarotti, ispettore di origini italosvedesi in servizio presso la polizia di Kymlinge. L’ispettore, che si stava preparando all’odiosa prospettiva di un Natale con la ex moglie e gli ex suoceri, è ben felice di accettare: anzi, questa chiamata insperata fa segnare un punto – nel suo personalissimo conteggio – a favore dell’ipotesi dell’esistenza di Dio. Le indagini, però, si rivelano per lui tutt’altro che semplici. Fuga? Rapimento? C’è forse un nesso tra i due casi? Ci vorranno tempo, perseveranza e anche l’aiuto della sorte, perché le indagini di Barbarotti possano prendere una direzione precisa.