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Georges Simenon



Le inchieste di Maigret


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22 - L’ispettore Cadavre
23 - Le vacanze di Maigret
24 - Firmato Picpus
25 - Il mio amico Maigret
26 - Maigret a New York
27 - Maigret e la vecchia signora
28 - Cécile è morta
29 - Il morto di Maigret
30 - Maigret va dal coroner
31 - Félicie
32 - La prima inchiesta di Maigret
33 - Maigret al Picratt's
34 - Le memorie di Maigret
35 - La furia di Maigret
36 - Maigret e l’affittacamere
37 - L’amica della signora Maigret
38 - Maigret e la Stangona
39 - Maigret, Lognon e i gangster
40 - La rivoltella di Maigret
41 - Maigret a scuola
42 - Maigret si sbaglia
43 - Maigret ha paura
44 - Maigret e l'uomo della panchina
45 - La trappola di Maigret
46 - Maigret e il ministro
47 - Maigret e la giovane morta
48 - Maigret prende un granchio
49 - Maigret e il corpo senza testa
50 - Maigret si diverte
51 - Gli scrupoli di Maigret
52 - Maigret e i testimoni recalcitranti
53 - Maigret in Corte d'Assise
54 - Maigret e il ladro indolente
55 - Maigret si confida
56 - Maigret si mette in viaggio
57 - Maigret e il cliente del sabato
58 - Maigret e le persone perbene
59 - Maigret e i vecchi signori
60 - Maigret perde le staffe
61 - Maigret e il barbone
62 - Maigret si difende
63 - La pazienza di Maigret
64 - Maigret e il fantasma
65 - Maigret e il caso Nahour
66 - Maigret è prudente
67 - Maigret a Vichy
68 - Maigret e il produttore di vino
69 - L'amico d'infanzia di Maigret
70 - Maigret e l'uomo solitario
71 - Maigret e l'omicida di rue Popincourt
72 - La pazza di Maigret
73 - Maigret e il signor Charles

Robert Bryndza

Dopo anni dedicati alla scrittura, si è conquistato una fama incredibile con il suo thriller d’esordio, La donna di ghiaccio, finalista al Premio Roma, che in pochi mesi ha scalato le classifiche ed è in corso di traduzione in 27 Paesi. I successivi romanzi incentrati su Erika Foster sono bestseller internazionali che contano oltre 2 milioni di copie vendute. La vittima perfetta è il secondo romanzo pubblicato con la Newton Compton. Robert è inglese e vive in Slovacchia con suo marito Ján.

Le indagini del detective Erika Foster:
01 - La donna di ghiaccio
02 - La vittima perfetta
03 - La ragazza nell'acqua

Nessun testimone

Sembra che Elizabeth George riesca a superarsi ogni volta che pubblica un thriller dell'ormai famosa serie che vede coinvolti l'ispettore Thomas Lynley e Barbara Havers. In questo assume un ruolo non più marginale Winston Nkata, appena promosso sergente. Innanzitutto vorrei avvisare che per capire fino in fondo questa ennesima avventura sarebbe meglio aver percorso la storia dei protagonisti; premesso questo, la trama è avvincente e l'autrice ne approfitta per descrivere la vita difficile a Londra, popolata da ragazzi che si prostituiscono, giovani che si fanno di droga e che pur di procurarsela rubano e uccidono, finiscono in centri di riabilitazione che tentano di aiutarli a rifarsi una vita. E' proprio qui che inizia la storia del serial killer "Lui": uccide un ragazzo bianco ed il fatto finisce in prima pagina sui giornali londinesi. Iniziano le indagini e si scopre che già precedentemente erano stati trovati corpi di ragazzi uccisi con lo stesso modus operandi, ma nessuno la polizia non aveva preso in seria considerazione le indagini considerandoli casi di semplice scomparsa. A questo punto Winston Nkata, un poliziotto di colore, viene promosso sergente per dimostrare alla cittadinanza che tutti i singoli casi verranno ripresi in carico senza distinzione di colore della pelle. La George si intromette molto bene in questo argomento giocando da un lato sulla questione razziale e sul giornalismo d'assalto e dall'altro lato seguendo le indagini che portano dapprima al circolo Colossus che aiuta i ragazzi di strada e dal quale sembrano provenire tutte le vittime. Il lettore pensa ormai di sapere chi sia sia l'assassino in quanto all'interno del circolo ci sono strani intrecci, ma poco dopo si scopre una nuova pista che porta alla pedo-pornografia e ci si ritrova rivedere tutto quanto premesso e a immergersi nuovamente nella trama, sempre più complicata e ricca di continui colpi di scena. Accanto alla trama del thriller davvero stimolante e ben congegnata, Elizabeth George entra sempre di più nelle vite private, nei pensieri e nei sentimenti dei protagonisti: e questa volta lo fa in maniera davvero pesante, soprattutto nel caso dell'ispettore Thomas Lynley che viene messo a dura prova nel suo profondo. Anche Barbara Havers viene messa sotto i riflettori con le sue paure, i suoi sentimenti e la sua fragilità nascosta dietro uno scudo. E forse è proprio questo l'aspetto che più contagia il lettore: avvicinarsi ai protagonisti, fino a renderli parte della nostra vita quotidiana con i loro drammi e le loro pulsazioni. Pulsazioni che vengono descritte anche per "Lui", l'autore degli omicidi in un continuo altalenarsi tra rancore e compassione. Un libro in cui l'introspezione ed un attento studio psicologico dell’animo umano sono i veri protagonisti fino alle ultime pagine quando, dopo l'arresto del colpevole, Lynley e la Havers si ritrovano soli entrambi davanti a scelte davvero difficili, quasi impossibili, che toccano il lettore nel suo intimo proiettandolo già al prossimo capitolo che sarà di certo ancora una volta avvincente e coinvolgente.


I casi dell'ispettore Lynley (12)
Londra, George's Gardens. Quando viene trovato il corpo senza vita di un ragazzo, la polizia capisce subito di essere davanti all'opera di un serial killer. La realtà tuttavia è ben più intricata: l'assassino ha già ucciso, ma erano vittime di colore, e i comandi competenti non si erano dati da fare più di tanto. Nel tentativo di fugare le accuse di razzismo per non aver approfondito le indagini per i primi tre omicidi, New Scotland Yard affida il caso all'ispettore Lynley e ai suoi colleghi, Barbara Havers e il neopromosso sergente Winston Nkata. Ma la caccia al mostro si rivela sin dall'inizio lenta e difficile, complicata da interferenze, tensioni personali, vecchi e nuovi rancori, mentre il numero delle vittime cresce in modo inesorabile…

La ragazza nell'acqua

Nel 1990 due persone gettano nell'acqua di una cava quello che, agli occhi di un vecchio eremita che li sta osservando di nascosto, sembra il corpo di un morto. Ventisei anni dopo Erika Foster, il detective della polizia inglese di origini slovacche che si è fatta trasferire ad altro distretto è ritornata ad occuparsi di lotta al traffico di stupefacenti, durante un'indagine da lei condotta viene indirizzata da una soffiata in una cava dove un trafficante avrebbe nascosto un grosso carico di droga. I subacquei, rovistando nella melma del fondo, trovano un sacco pieno di eroina per un valore di quattro milioni di sterline, ma scoprono pure un piccolo cadavere di cui sono restate solo ossa. Subito iniziano le indagini e si scopre che il corpicino è quello di Jessica Collins, una bambina di soli sette anni misteriosamente scomparsa ventisei anni prima, nel breve tragitto tra casa sua e quella di una amica che festeggiava il compleanno. Erika riesce farsi affidare questo "cold case", un caso ancora irrisolto condotto all'epoca da  Amanda Baker, che oggi è profondamente depressa e non collabora alle indagini che procedono lentamente per mancanza di indizi. L’unico sospettato, Trevor Marksman, noto pedofilo, è intoccabile anche perché ha un alibi di ferro. Il caso diventa davvero avvincente, ricco di colpi di scena tra indagini sul mondo della pedofilia e del narcotraffico e Robert Bryndza sa come creare un romanzo avvincente in cui il lettore viene coinvolto fino alla sua conclusione. A questo posso aggiungere che ancora una volta nulla è scontato, che la trama scorre veloce, in modo logico e consequenziale tanto che in alcuni punti è davvero difficile interrompere la lettura. Sembra che la soluzione del caso sia così vicina, ma grazie ad una serie di colpi di scena, a nuovi indizi ed all'aiuto di una ritrovata Amanda, Bryndza  vi condurrà ad un finale davvero inaspettato. Il mio consiglio è leggerlo dopo i primi due della serie delle indagini di Erika Foster, per seguirne la sua storia e per ritrovare piacevolmente, anche se con un ruolo meno decisivo, i vecchi compagni di Erika: Isaac Strong, Marsh, Moss e Peterson. Per concludere: un thriller poliziesco davvero accattivante e coinvolgente. Speriamo di leggere presto il quarto capitolo per vedere cosa riserverà ad Erika la sua vita, già segnata negativamente in alcune occasioni ma che sembra ogni tanto darle qualche speranza per il futuro.


Le indagini del detective Erika Foster (03)
Il detective Erika Foster ha appena ricevuto una soffiata che le indica il luogo in cui è nascosta la prova per sventare un grosso traffico di droga. Seppure sospettosa, ordina la perquisizione di una cava in disuso alla periferia di Londra. Quello che non si aspetta è che, scavando nel fango, oltre alla droga venga ritrovato un piccolo scheletro, subito identificato. Si tratta di Jessica Collins, scomparsa ventisei anni prima all’età di soli sette anni. Il caso fece un grandissimo scalpore e il mistero dietro la scomparsa di Jessica non venne mai risolto. Cominciando a indagare grazie alle nuove prove, Erika si addentra in un caso difficilissimo, in un costante alternarsi di passato e presente. Dovrà fare i conti con i segreti della famiglia Collins, i rimorsi del detective divorato dal senso di colpa per non aver mai ritrovato Jessica, e un altro omicidio avvenuto vicino alla cava. Chi conosce la verità? E perché qualcuno non vuole che il caso venga finalmente chiuso?

Personal

E' proprio così. Jack Reacher: una sola legge, una sola giustizia. La sua. Questa nuova avventura inizia con un tentato omicidio del presidente francese durante un comizio, un tiro da una distanza superiore ai mille metri. Ed è a questo punto che dipartimento di Stato e CIA richiamano la sola persona che possa trovare un tiratore tanto in gamba: Jack Reacher, al quale spiegano che il proiettile è di fabbricazione americana e che a sparare da quella distanza centrando il bersaglio sono in pochi al mondo. Durante la riunione si fa il nome di John Kott, uno dei tre tiratori tenuti sotto sorveglianza e vecchia conoscenza di Jack che lo aveva arrestato dieci anni prima ed appena uscito di prigione. Con lui lavorerà Casey Nice della quale scopriremo durante il racconto la sua storia, le sue paure, ma anche la sua forza e determinazione; ed è proprio con lei che Jack si reca a casa di John Kott dove i due scopriranno un ritratto fatto con pagine di giornale proprio di Jack Reacher: che si tratti di una possibile vendetta personale? Intanto il G8, che si terrà a Londra, si avvicina ed altri due agenti segreti, un francese ed un russo, si affiancano all'indagine e si recano in Francia convinti che Kott si sia nascosto proprio li in attesa del G8 dove riproverà a colpire uno dei presidenti che vi prenderanno parte. A complicare la storia, a Londra un pezzo grosso della mafia viene ucciso ed anche in questo caso il proiettile è partito da più di un chilometro di distanza. A questo punto Jack e Casey vengono dirottati a Londra e per prima cosa si recano a controllare la sede del G8 per studiare quali siano i punti deboli, ma favorevoli ad un tiratore così esperto. A questo punto ci saranno una serie di nuovi avvenimenti e scontri che Lee Child introduce con intelligenza per sviare il lettore, ma che verranno scoperti e neutralizzati dal nostro eroe con la solita dose di astuzia e calcolo. E sono proprio queste due caratteristiche, il suo modo di pensare e reagire velocemente che continuano a caratterizzare Jack e che sono il pezzo forte di ogni sua avventura: rimaniamo spiazzati dalle sue intuizioni, dal suo coraggio e dalle sue azioni imprevedibili. Ed è proprio per questo che il romanzo risulta ancora una volta così avvincente che si legge quasi tenendo il fiato e gustandosi ogni nova mossa e previsione della coppia Lee Child-Jack Reacher, una delle coppie più amate dei lettori di thriller.


Le avventure di Jack Reacher (18)
Jack Reacher deve tornare in servizio, richiamato dal dipartimento di Stato e dalla CIA. Qualcuno ha colpito il presidente francese mentre teneva un discorso a Parigi. E il proiettile… è americano. Quanti cecchini sono in grado di fare fuoco da quasi un chilometro con una tale sicurezza? Pochissimi, e tra loro c’è di certo John Kott, una vecchia conoscenza di Reacher, che quindici anni prima lo ha mandato in galera. Ora Kott è libero e, con il G8 in corso, non è affatto una buona notizia… La strada che Jack Reacher ha di fronte è disseminata di scelte difficili, spietati mafiosi, ex mercenari e soprattutto nessuna possibilità di chiedere aiuto. Ad affiancarlo nella sua caccia c’è Casey Nice, una giovanissima ma brillante (oltre che affascinante) analista. Ma entrare in azione con una donna al proprio fianco riporta Reacher all'ultima, drammatica occasione in cui ha lavorato in coppia, e alla fine tragica della sua partner. Non può permettere che accada di nuovo. Questa volta non può commettere nessun errore. È una questione personale…

Il cacciatore silenzioso

Subito un assassinio: così inizia Il cacciatore silenzioso di Lars Kepler. Un uomo incappucciato uccide il proprietario di una maestosa villa sotto gli occhi di una prostituta che però viene lasciata in vita. E' quindi Saga Bauer, commissario della Sapo, ad essere incaricata del caso e subito si reca alla villa dove scopre che il morto è l'attuale ministro degli esteri. Interviene però un commando speciale che, dopo aver analizzato la scena del crimine, ripulisce la casa e mette tutto in ordine come se nulla fosse successo. Intanto Saga interroga Sofia, la prostituta rimasta in vita e scopre che è stata incaricata di incontrare il ministro da una persona chiamata Ratjen. Ed uno dei carcerati si chiama proprio così, condannato per essere in affari con con lo sceicco Al-Jahiz, capo di un'organizzazione di stampo terroristico in Siria. Scopre anche, sempre tramite Sofia, che l'assassino aveva in testa uno strano cappello che lo rendeva irriconoscibile. Intanto anche Joona Linna si trova in carcere ed è qui che riceve una visita dal primo ministro che lo incarica di mettersi in contatto con Ratjen: in cambio riceverà l'immunità. Kepler passa poi ad iniziare a descrivere la personalità del "cacciatore di conigli": il killer. Rex è invece un noto cuoco di una trasmissione televisiva e suo figlio viene ricoverato all'ospedale dopo aver fatto uso di droga in un noto locale. Poco per volta entrano in scena altri personaggi che sembra non abbiano nulla in comune tra di loro e che vengono uccisi così come il ministro degli esteri ed il mistero si infittisce. Mentre Linna e Saga continuano ad indagare ed a scoprire nuovi indizi, Kepler si sofferma sul killer, sulla sua vita, su cosa ha patito da piccolo così come è successo a sua madre. Inutile dire che alla fine verrà scoperto ed arrestato dopo sparatorie ed agguati. E devo dire che il libro è molto avvicente per chi ama il genere ed in particolare per gli amanti di Lars kepler: un giusto mix di indagini, assassini (anche il segretario della difesa americano ne è vittima) e soprattutto per come pian piano vengono descritte le mosse e la storia che sta dietro il cacciatore di conigli, forse il vero protagonista del libro, vittima e carnefice allo stesso tempo. Ed è solo alla fine che, in questo mix di personaggi che si accavallano nel romanzo riusciremo a scoprire chi sia l'omicida perché la trama è davvero ben costruita e l'intero libro scorre sotto gli occhi del lettore senza pausa. E, per non farsi mancare nulla nulla, un ultimo colpo di scena che ci fa intuire che Linna probabilmente tornerà a farci compagnia presto con quella che sarà di sicuro una nova avvincente avventura di una delle saghe più avvincenti degli ultimi anni.


I casi dell'ispettore Joona Linna (06)
È da poco calata la notte quando Sofia entra nella grande villa fuori Stoccolma dove l'aspetta il suo cliente. Un cliente molto facoltoso, ma per lei nuovo. Forse è per questo che Sofia avanza circospetta come un animale selvatico. Mentre percorre lentamente l'ampio salone buio, cercando di registrare ogni dettaglio, Sofia non immagine chi sia veramente l'uomo che l'ha scelta per quella notte. E nemmeno immagina che di lì a poco si troverà faccia a faccia con il terrore. Perché un killer spietato e meticoloso, che non lascia tracce né indizi, e si muove con apparente infallibilità, è entrato in azione ed è pronto a colpire ancora. Restringere la cerchia delle potenziali prossime vittime è un autentico incubo per le forze dell'ordine, perché nel mirino del killer potrebbero esserci personalità molto in vista nel Paese. Per risolvere l'enigma, alla polizia non resta che richiamare Joona Linna, l'ex commissario che da due anni si trova rinchiuso nel carcere di massima sicurezza di Kumla per un vecchio conto in sospeso. Joona Linna e l'agente speciale Saga Bauer sono costretti a collaborare in segreto per fermare il «cacciatore silenzioso» prima che il cacciatore riduca anche loro a un silenzio senza fine...

Il caso G

L'unico caso irrisolto del commissario Van Veeteren. O forse no? Tutto inizia nel 1987 quando una ricca e misteriosa signora si reca dall'investigatore privato Verlangen incaricandolo di seguire Jaan Hennan, soprannominato G, suo marito e di riferirle ogni giorno i suoi spostamenti. Lei è sua moglie e conosce bene i loschi traffici del marito, ma per qualche ragione non vuole spiegare il motivo dell'incarico affidato a Verlangen. Il pedinamento inizia, ma non porta a nessun risultato: sembra  che il Sig. G sia tutto casa e lavoro. Hakan Nesser inizia così questo giallo, in maniera diretta e lasciando sullo sfondo e solo con brevi descrizioni la cittadina di Lindsen. Ed infatti la narrazione prosegue spedita: G torna a casa una sera e trova la moglie morta nella piscina vuota di casa con addosso solo un costume da bagno. Suicidio? Omicidio? Dai rilievi la polizia pensa alla seconda ipotesi e subito gli occhi si puntano proprio su G, che tra l'altro aveva appena stipulato una polizza sulla vita della moglie ed intascherà una bella somma se verrà provato che non si sia trattato di omicidio ed è proprio per questo che viene chiamato Van Veeteren ad investigare sull'accaduto. Il commissario è tra l'altro amico di infanzia di Hennan e conosce bene il suo carattere ed il fatto che fin dall'adolescenza fosse risaputo che fosse una persona priva di scrupoli e sempre pronta ad attaccar briga. Purtroppo è proprio Verlangen a fornire un alibi a G, in quanto la sera dell'omicidio lo aveva tenuto sotto sorveglianza ed addirittura aveva scmbiato quattro parole con lui. Dalle indagini risulta che in America Hennan si fosse già sposato e che anche in quell'occasione la moglie fosse morta poco dopo che lui stipulasse un'assicurazione sulla sua vita: in quell'occasione era stato prosciolto per insufficienza di prove. Van Veeteren decide quindi di arrestare G, ma anche in questo caso l'imputato viene prosciolto per lo stesso motivo: caso chiuso. Nesser gioca con abilità e passa a narrare i fatti del 2002, quando Van Veeteren (ex commissario) fa ora il libraio, e quando proprio nella sua libreria entra la figlia dell'investigatore Verlangen dicendogli che suo padre è scomparso dopo aver lasciato un biglietto in cui afferma di aver risolto il caso di quindici anni prima. Van Veeteren non può resistere a questo invito e da libraio riprende in mano il caso. I colpi di scena non mancano neanche in questa seconda parte del giallo, ma ve li lascerò scoprire da soli; posso solo aggiungere che quando leggo un libro di Nesser sono sicuro di non sprecare il mio tempo e che anche in questo caso non sono stato deluso, calamitato fino alla fine dalla trama fino ad un finale davvero imprevedibile.


Le inchieste del commissario Van Veeteren (06)
Il caso G è l’unico caso irrisolto della lunga carriera del commissario Van Veeteren, da sempre la sua spina nel fianco. Il cadavere di una donna ritrovato sul fondo di una piscina vuota, un presunto omicida con un alibi inattaccabile… Chi ha ucciso Barbara Clarissa Hennan? Davvero è stato suo marito Jaan, detto G, unico sospettato e, tra l’altro, odiato ex compagno di scuola di Van Veeteren? E come ha fatto a farla franca? Questi interrogativi tormentano il commissario da ben quindici anni, anche se lui ormai è in pensione ed è completamente assorbito dalla sua nuova attività di libraio antiquario. Quando la figlia del detective privato che all’epoca seguiva le indagini si presenta da lui riferendogli della scomparsa del padre, che ha lasciato un messaggio criptico in cui afferma di avere le prove per incastrare Hennan, Van Veeteren ha la possibilità di chiudere definitivamente i conti con il passato.