Le conseguenze dell'odio

Tutto il mistero ruota attorno ad un tubetto di dentifricio. Proprio così: ad un tubetto di dentifricio ed al rapporto ossessivo di una madre e dei suoi due figli. Questa volta Elizabeth George, più che puntare sulle indagini, punta sulla psicologia dei personaggi e sui rapporti famigliari che a volte si trasformano in forme di amore-odio tra parenti. Tutto inizia trentanove mesi prima, un prologo che dura quasi un terzo del libro, quando il giovane Will si suicida buttandosi da una scogliera. Di mese in mese ci vengono descritte le reazioni ed i drammi interiori della madre Carlotte, del fratello Charlie e delle rispettive mogli. Scopriamo che entrambi i fratelli sono molto, forse troppo, legati alla madre e che soffrono di crisi depressive pur provando ad uscirne. Ma "recuperare è un percorso. Non una cosa che succede dalla sera alla mattina. Significa muoversi e a volte cambiare. Vivilo ed aggrappati alla speranza dei giorni migliori in arrivo". Intanto Barbara Havers è stata redarguita dal sovrintendente Isabelle Ardery per i sui comportamenti poco ortodossi e irrispettosi delle regole e Thomas Lynley cerca di fare da cuscinetto ed appianare la situazione. Proprio allora una famosa scrittrice viene trovata morta dopo una conferenza cui ha assistito anche Barbara e ad una prima analisi sembra si sia trattato di un attacco cardiaco. Alla stessa conferenza ci sono anche Caroline e Rory, l'assistente della scrittrice Clare. Ed è a questo punto che la morte viene considerata sospetta e Lynley convince Isabelle Ardery ad incaricare Barbara delle indagini. Le indagini iniziano e si scopre che, come già detto tutto ruota intorno al famoso tubetto di dentifricio che quasi uccide anche Carlotte e Rory. Più le indagini procedono e più si scoprono elementi che spostano il possibile sospettato dal  figlio, alla stessa Carlotte, poi alle sue nuore ed al suo ex marito che ha un amante. Indagini a tutto tondo sia da parte di Barbara che da parte di Lynley su due fronti diversi, ma che portano entrambe a scavare intorno ai rapporti tra tutti i membri della famiglia con sempre più insistenza e rivelando ancora una volta come possano cambiare le relazioni sentimentali ed il modo di pensare. Tutto molto ben descritto da Elizabeth George che in questo romanzo fa un passo avanti proprio su questo tema che alla fine sarà decisivo per la soluzione del caso. Caso risolto, ma ancora una volta, proprio alla fine, si scopre il vero ed intimo retroscena che ha scatenato l'assassino. E non dimentichiamoci anche che Thomas Lynley nel corso delle indagini si è innamorato ed alla fine...


I casi dell'ispettore Lynley (18)
Due morti sospette, due indagini parallele, una doppia ricerca della verità
Non c’è pace per l’ispettore di New Scotland Yard Thomas Lynley, che, reduce dalla difficile indagine condotta in Italia, si trova a scavare tra i segreti, i risentimenti e i rimorsi di una famiglia segnata da un lutto terribile: un suicidio che, ogni giorno di più, rivela risvolti agghiaccianti, costringendo Lynley ad affrontare i suoi stessi, dolorosissimi fantasmi, in quello che si annuncia come il caso più complesso della sua carriera. La vita non sorride nemmeno al suo storico braccio destro, Barbara Havers, che attraversa una profonda crisi personale e professionale. Sperando di aiutarla a ritrovare la sicurezza e lo smalto di un tempo, Lynley accetta di affidarle un caso che Barbara stessa si è trovata tra le mani: la morte in circostanze sospette di una scrittrice nota per le sue posizioni a favore del femminismo. Per risolvere l’enigma, Barbara parte per il Dorset, dove, dietro una facciata incantevole di villaggi pittoreschi, distese di colline erbose e scogliere bianche a picco sul mare, scopre un mondo di tradimenti, incontri clandestini e amori trasformati in gabbie da cui è impossibile fuggire...

La donna di ghiaccio

Questa volta inizio dalla fine: un lungo interrogatorio a quattro dei sospettati che dura così tanto che mi ha ricordato quelli celebri di Maigret. Ma, rispetto al più famoso commissario, Erika Foster alterna momenti molto intensi ad altri di attesa. E potrei dire lo stesso di tutta l'indagine in quanto la storia scorre spedita per alcuni capitoli per poi stagnare in altri dove sembra non accada quasi nulla, ma quei pochi passi o frammenti di indagine la rifaranno partire con nuovo entusiasmo e velocità. Tutto ruota intorno alla morte di Andrea Douglas-Brown, figlia di un'importante membro laburista del congresso, che viene ritrovata morta nell'acqua ghiacciata in un parco di Londra. Ed è proprio Erika Foster che viene incaricata delle indagini e che scopre le ambigue frequentazioni di Andrea, tra pub malfamati, persone malfamate e prostituzione: su questa contrapposizione tra la vita agiata di una famiglia perbene e la vita dei bassifondi che Robert Bryndza costruisce l'intera trama di questa indagine. Compaiono nella storia i famigliari della vittima così come l'omicidio di alcune prostitute che sono ricollegabili alla vita di Andrea. Tutti i personaggi giocano le loro carte e si manifestano per quello che sono ed in particolare mi è piaciuto quello di Linda, la sorella di Andrea, così diversa dal mondo perbenista della famiglia cui appartiene. E, proprio grazie alle indagini condotte su due mondi così diversi, che si arriverà all'interrogatorio finale in cui tutti i nodi verranno al pettine ed in cui si scoprirà che dietro le apparenze ognuno ha i suoi famosi scheletri nel armadio. Non mancano però azione, due attentati al detective Erika, colpi di scena ed inseguimenti. Posso aggiungere che questo mix di azione e fasi di stallo mi è piaciuto e che sicuramente Erika farà parte della mia biblioteca perché sono sicuro che nel tempo il suo personaggio sarà delineato maggiormente e perché il thriller di Robert Bryndza mi ha coinvolto e credo che anche i prossimi saranno giocati sullo stesso doppio campo.


Le indagini del detective Erika Foster (01)
Il corpo congelato. Occhi spalancati e labbra socchiuse. Come se fosse morta mentre era sul punto di parlare…
Quando un ragazzo scopre il cadavere di una donna sotto una spessa lastra di ghiaccio in un parco di Londra, la detective Erika Foster viene subito incaricata dell’indagine sull'omicidio. La vittima, giovane, ricca e molto conosciuta negli ambienti della Londra bene, sembrava condurre una vita perfetta. Ma quando Erika comincia a scavare più a fondo tra le pieghe nascoste della sua esistenza, trova degli strani punti di collegamento tra quell'omicidio e l’uccisione di tre prostitute, assassinate secondo un macabro e preciso rituale. Ma chi era veramente la ragazza nel ghiaccio? Quali segreti nascondeva? Il ritratto che ne dà la famiglia corrisponde alla verità? Erika ha l’impressione che tutti gli elementi a cui si aggrappa nel corso delle ricerche le scivolino via dalle dita, ma è cocciuta, determinata e disposta a qualunque cosa pur di arrivare a capire che cosa si cela dietro quella morte violenta…

Una morte semplice

Chi ama le indagini, i colpi di scena e la suspense leggerà questo romanzo tutto d'un fiato. L'avventura inizia durante un addio al celibato: Michael Harrison si dovrà sposare venerdì con Ashley ed i suoi amici decidono di fargli uno scherzo il martedì precedente ubriacandolo e seppellendolo in un luogo conosciuto solo da loro. Peccato che durante il loro ritorno a casa un incidente mortale li coinvolga ed il futuro sposo, ormai impossibilitato ad essere salvato, rimanga sepolto vivo in una bara. Si salva dall'incidente solo il suo amico e socio Mark che è in viaggio per affari e scopre dello scherzo finito male al suo ritorno. E' a questo punto che il detective Roy Grace viene contattato dal suo amico Glen Branson per partecipare alle indagini sulla scomparsa di Michael. I capitoli descrivono man mano l'angoscia che prova una persona sepolta viva, le indagini della polizia ed i sentimenti degli amici, della madre e della fidanzata Ashley. Ognuno di loro ha qualcosa da nascondere, una seconda vita: si tratta di tradimenti o di vecchie ruggini che risalgono alla gioventù. Sembra strano, ma due dei protagonisti sono il walkie talkie lasciato a Michael nella bara ed il suo corrispettivo ricetrasmettitore rinvenuto da un ragazzo sul luogo dell'incidente. Quando a Mark viene recapitato un dito mozzato di Michael con richiesta di riscatto le indagini prendono all'improvviso un altro corso in quanto il ragazzo, creduto ormai morto, è in realtà vivo e probabilmente tratto in salvo da qualcuno. Parte quindi una caccia all'uomo parallela al ritrovamento del futuro sposo, cui prende parte anche un sensitivo conosciuto da Roy Grace. Ci sarebbe ancora molto da dire sugli intrecci che legano i personaggi ed i fatti, ma li lascio a chi avrà la curiosità di leggere questo romanzo davvero ben scritto ed il cui finale non è per nulla scontato, anche quando tutto sembra essere stato risolto e la soluzione del caso praticamente conclusa.


Le indagini del detective Roy Grace (01)
Michael Harrison è noto per i suoi scherzi. Scherzi spesso divertenti, sì, ma altrettanto spesso crudeli. Forse troppo. Mai però quanto quello che tocca a lui. Dopo la sua festa di addio al celibato e una colossale sbronza, Michael si risveglia nel buio più completo in un luogo sconosciuto. Sconosciuto e... stretto. Michael è sepolto vivo, chiuso in una bara con soltanto una bottiglia di whisky e una radiolina ricetrasmittente, e una cannuccia per respirare. Lo scherzo è la vendetta dei suoi amici, e dovrebbe durare poco, giusto il tempo di spaventare Michael a dovere. Quando però i suoi amici rimangono coinvolti in un incidente d’auto, il gioco si trasforma in un incubo. Perché in teoria nessuno sa dove lui sia sepolto e nessuno può salvarlo… È a questo punto che il detective Roy Grace viene contattato dalla fidanzata di Michael. Manca pochissimo al matrimonio e Grace, a sua volta tormentato dai propri dolorosi fantasmi, scopre che l’unica persona che dovrebbe sapere qualcosa di Michael tace. Intanto per Michael il tempo sta per scadere...

Peter James

Peter James (Brighton, 22 agosto 1948), dopo una lunga e fortunata carriera di produttore e sceneggiatore cinematografico, si è dedicato a tempo pieno alla scrittura dando vita al personaggio di Roy Grace, ispirato ad un vero ispettore della polizia di Brighton. I suoi romanzi hanno ricevuto importanti riconoscimenti internazionali e sono pubblicati con successo in tutto il mondo.

Le indagini del detective Roy Grace:
01 - Una morte semplice
02 - Il segno della morte

La congiura del silenzio

Come molti libri di Steve Berry, anche questo narra di due storie separate da più di un secolo, ma che si intrecciano fino ad arrivare alla soluzione di un caso affidato a Cotton Malone della Sezione Magellano. L'inizio parte durante la guerra di secessione del 1861, quando il presidente degli Stati Uniti Lincoln riceve un messaggio in cui viene a sapere che John Freemont avrebbe liberato tutti gli schiavi dei ribelli del Missouri che avevano impugnato le armi contro gli Stati Uniti e che tutti i prigionieri di guerra sarebbero stati giustiziati. Riceve inoltre una lettera segreta, tramandata da presidente a presidente e di cui nessuno è a conoscenza. Si passa poi ai giorni nostri, quando Cotton Malone, ex agente della Sezione Magellano ed ora proprietario di una libreria,  viene incaricato di liberare un ostaggio in Scandinavia; durante questa missione viene salvato da un altro agente, Luke Daniels, che lo affiancherà durante tutta l'avventura. Intanto il senatore americano Rowen complotta contro il governo per fare in modo che alcuni Stati aderiscano alla secessione dagli Stati Uniti, cosa che renderebbe questa nazione notevolmente più debole nella scacchiera mondiale. Per fare questo Rowen si allea con Salazar, un mormone senza scrupoli che non esita ad usare la forza per raggiungere la sua meta. Ecco che capitolo dopo capitolo le due storie si rimandano l'una con l'altra fino alla fine del romanzo. Ciò che è più interessante e che porta a spunti di riflessione viene descritto tra le righe sono la storia della guerra di secessione, che non è così chiara come viene descritta nei libri di storia, così come la storia dei Mormoni, di come sono nati, di quale sia stata la loro evoluzione, e della loro profezia del Cavallo Bianco. Tutti spunti che chi vuole può approfondire per conoscere qualcosa di nuovo. Alcune citazioni mi hanno colpito: ad esempio il presidente americano che afferma che Thomas Jefferson disse che "ogni tanto una piccola ribellione è una buona cosa, perché è necessaria al mondo politico tanto quanto i temporali a quello fisico, come una medicina per la buona salute del governo". Vengono inoltre descritte la storia pubblica e privata di Lincoln, così come quella dei Mormoni e del libro di Mormon. Il libro gioca molto su questi due periodi storici che si accavallano e si rimandano a vicenda ed è questo che lo rende interessante se si vuole sapere qualcosa che vada oltre ciò che normalmente sappiamo delle guerre di indipendenza americane. E tutto ruota anche su uno stralcio della costituzione americana, poi non pubblicato ufficialmente, ma redatto dai padri fondatori americani, George Washington compreso. E poi: chi sono i Danniti e la Chiesa di Gesù Cristo e dei Santi degli Ultimi giorni, che hanno un ruolo centrale nella trama del libro? Per chi vuole approfondire tutti questi aspetti questo potrebbe essere un buon punto di partenza per scoprire cose nuove e farsi un'idea personale di ciò che è realmente successo al di là di quello che è frutto della fantasia dell'autore e delle conoscenze scolastiche. E per tornare al libro: che fine faranno la Sezione Magellano, Cotton Malone, Stephanie Nelle e soprattutto Cassiopea Vitt? Buona lettura e buone ricerche a tutti.



Le avventure di Cotton Malone (09)
La persona giusta al momento giusto. Così lo ha definito Stephanie Nelle, il suo ex capo dal dipartimento di Giustizia, quando gli ha chiesto di ritrovare un agente della Sezione Magellano, rapito mentre era in missione in Danimarca. E infatti solo Cotton Malone poteva arrivare in tempo in Svezia per salvare da morte certa Berry Kirk, l'unico testimone del rapimento. Tuttavia, Berry Kirk non è affatto chi dice di essere, e adesso Malone non ha scelta: per uscire vivo da quella situazione, deve stare al gioco. Anche se ciò significa lasciarsi condurre sulle tracce di una verità antichissima, una verità che nessuno ha mai avuto il coraggio di divulgare e che, se finisse nelle mani sbagliate...

Tre indagini del commissario Berté

Quando ho letto che dietro il nome dell'autore c'erano Elena e Michela Martignoni ho pensato che la lettura sarebbe stata piacevole. E così è stato: tre indagini per un commissario trasferito da Milano in un paesino ligure, tre storie di vita nelle quali il caso e le circostanze portano ad un delitto. Ed un commissario, all'inizio spaesato, ma che col tempo inizia ad amare il mare e la nuova situazione e che riesce con il suo intuito a risolvere ogni singolo caso. Il primo delitto avviene in una spiaggia dove una signora viene trovata uccisa: dopo ricerche ed indagini in cui i presunti assassini vengono di volta in volta scagionati, sembra che il caso possa rimanere irrisolto finché il commissario Bertè intuisce, spiazzando il lettore, chi possa essere stato a compiere il delitto. Nel secondo caso viene invece trovata morta la preside di un liceo privato di Genova ed anche qui, tra matrimoni di facciata e tradimenti, il vero autore verrà arrestato ed il commissario sarà sempre più apprezzato da tuti i suoi colleghi. Presosi una vacanza, decide di tornare a Milano ed anche qui si trova suo malgrado ad indagare sulla morte di un suo amico d'infanzia: questa indagine ci porta a scoprire l'infanzia del giovane commissario, i suoi amici, i giochi che faceva da bambino e da adolescente e lo mette nelle condizione di incontrare nuovamente la vecchia banda che lo ha accompagnato fino alla sua maturità. Tre indagini tutte legate tra di loro in cui scopriamo man mano la psicologia del commissario ed anche il suo modo di affrontare l'innamoramento, le passioni, il suo lato più intimo. Questo perché a Lungariva alloggia in una pensione gestita dalla signora Marzia, di cui si innamora nonostante continui ancora a pensare alla sua ex, con la quale si è lasciato da poco ma che continua a sentire di tanto in tanto e con la quale la storia sembra non del tutto finita. E, romanzo dentro il romanzo, ha anche il sogno di diventare scrittore e per ogni indagine cui assistiamo, ci troviamo a leggere anche i suoi scritti. Un libro, dunque, che contiene al suo interno sei storie, tutte da gustare e leggere godendosi la vita di un commissario sui generis che non sarà tanto difficile da amare per quello che è. E ancora complimenti ad Elena e Michela che riescono a creare sempre storie belle e ben scritte che sanno coniugare vita reale ed ironia in un modo tale che i loro libri risultino sempre gradevoli e ci invoglino in ogni caso a riprendere in mano le pagine per continuare a seguire la trama che si sviluppa capitolo dopo capitolo.


Le indagini del commissario Bertè (02):
Il suo nome è Gigi Berté. Commissario Berté. C'è una macchia nel suo passato, che gli è costata il trasferimento da Milano a Lungariva, uno di quei paesini liguri troppo pieni d'estate e troppo vuoti d'inverno. In attesa di trovare casa, vive nella pensione della Marzia, una donna bella ma decisamente sovrappeso, l'esatto contrario del suo immaginario erotico. Il commissario ha un segreto che non ha mai rivelato a nessuno: scrive racconti gialli e surreali, peccato che poi il morto arrivi per davvero...

Emilio Martini

Dietro lo pseudonimo di Gigi Berté si nasconde un vicequestore aggiunto in carne e… coda brizzolata, che opera in un commissariato italiano.
Anche dietro il nome Emilio Martini si cela qualcuno in carne e… penna: due sorelle scrittrici, Elena e Michela Martignoni, che conoscono bene il commissario, sono milanesi e frequentano da anni la Liguria.

Le indagini del commissario Bertè:
01 - Il mistero della gazza ladra
03 - Invito a Capri con delitto
04 - Il ritorno del marinero

Un caso di scomparsa

Un bel libro, diverso dai soliti gialli cui siamo abituati. Qui, più che sull'azione, l'autore gioca molto sulla psicologia dell' ispettore Avraham Avraham e dei personaggi che ruotano intorno alla storia di un bambino scomparso una mattina come tutte le altre invece di andare a scuola. La storia ruota intorno a questa scomparsa, ma non ci troviamo davanti ad una vera e propria indagine, piuttosto ad una serie di protagonisti, ciascuno dei quali porta ad una possibile pista con le sue ammissioni o mezze frasi o strani mutismi. Eccoci allora di fronte all'ispettore che cerca di mettere insieme tutte queste mezze frasi o strani silenzi mentre la sua vita prosegue pian piano a Tel Aviv. Avraham Avraham è un solitario, un introverso che ci porta nella prima parte del libro alla scoperta della vita di Tel Aviv e di Israele, mentre solo nella seconda parte inizia a mettere insieme tutto ciò che sa delle mezze frasi, delle lettere anonime, delle menzogne e dai protagonisti che di volta in volta gli fanno cambiare rotta all'indagine, lo mettono alla prova. Su tutti spiccano i genitori del bambino e Zeev Avni, un professore che gli dava ripetizioni e che risulterà essere di aiuto alla soluzione del caso. Un giallo psicologico piacevole da leggere e del quale alla fine ci rimarrà impressa una domanda ripetuta più volte durante l'indagine: "Perché non si scrivono libri polizieschi in Israele?". Lascio la risposta a tutti i lettori che avranno la sensibilità di leggere questa indagine, forse la prima di una lunga serie, dell' ispettore Avraham Avraham.



La trama:
Un bravo poliziotto non dovrebbe mail lasciarsi condizionare dai sensi di colpa, lo sa benissimo l'ispettore Avraham Avraham, dopo anni di indagini nel suo distretto alla periferia di Tel Aviv. Quando Hanna Sharabi si presenta da lui per denunciare che il figlio sedicenne Ofer quel giorno non è rientrato da scuola, Avraham Avraham la inquadra subito come l'ennesima madre ansiosa, pronta a scaricare sulle forze dell'ordine la gestione di un adolescente irrequieto. Ma Ofer a casa quella sera non c'è, sembra svanito nel nulla. Avraham Avrahm vuole poter recuperare il tempo perduto e allerta subito le squadre di soccorso per iniziare le ricerche. Interroga vicini, compagni di scuola, insegnanti. A questo punto inizia un'indagine segnata da brusche svolte e drammatici cambiamenti di direzione, nel corso della quale la polizia troverà via via nuovi possibili sospettati, che daranno vita a scenari diversi, capaci ogni volta di spiazzare il lettore e di metterlo di fronte alla incerta natura della verità.