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Nessun testimone

Sembra che Elizabeth George riesca a superarsi ogni volta che pubblica un thriller dell'ormai famosa serie che vede coinvolti l'ispettore Thomas Lynley e Barbara Havers. In questo assume un ruolo non più marginale Winston Nkata, appena promosso sergente. Innanzitutto vorrei avvisare che per capire fino in fondo questa ennesima avventura sarebbe meglio aver percorso la storia dei protagonisti; premesso questo, la trama è avvincente e l'autrice ne approfitta per descrivere la vita difficile a Londra, popolata da ragazzi che si prostituiscono, giovani che si fanno di droga e che pur di procurarsela rubano e uccidono, finiscono in centri di riabilitazione che tentano di aiutarli a rifarsi una vita. E' proprio qui che inizia la storia del serial killer "Lui": uccide un ragazzo bianco ed il fatto finisce in prima pagina sui giornali londinesi. Iniziano le indagini e si scopre che già precedentemente erano stati trovati corpi di ragazzi uccisi con lo stesso modus operandi, ma nessuno la polizia non aveva preso in seria considerazione le indagini considerandoli casi di semplice scomparsa. A questo punto Winston Nkata, un poliziotto di colore, viene promosso sergente per dimostrare alla cittadinanza che tutti i singoli casi verranno ripresi in carico senza distinzione di colore della pelle. La George si intromette molto bene in questo argomento giocando da un lato sulla questione razziale e sul giornalismo d'assalto e dall'altro lato seguendo le indagini che portano dapprima al circolo Colossus che aiuta i ragazzi di strada e dal quale sembrano provenire tutte le vittime. Il lettore pensa ormai di sapere chi sia sia l'assassino in quanto all'interno del circolo ci sono strani intrecci, ma poco dopo si scopre una nuova pista che porta alla pedo-pornografia e ci si ritrova rivedere tutto quanto premesso e a immergersi nuovamente nella trama, sempre più complicata e ricca di continui colpi di scena. Accanto alla trama del thriller davvero stimolante e ben congegnata, Elizabeth George entra sempre di più nelle vite private, nei pensieri e nei sentimenti dei protagonisti: e questa volta lo fa in maniera davvero pesante, soprattutto nel caso dell'ispettore Thomas Lynley che viene messo a dura prova nel suo profondo. Anche Barbara Havers viene messa sotto i riflettori con le sue paure, i suoi sentimenti e la sua fragilità nascosta dietro uno scudo. E forse è proprio questo l'aspetto che più contagia il lettore: avvicinarsi ai protagonisti, fino a renderli parte della nostra vita quotidiana con i loro drammi e le loro pulsazioni. Pulsazioni che vengono descritte anche per "Lui", l'autore degli omicidi in un continuo altalenarsi tra rancore e compassione. Un libro in cui l'introspezione ed un attento studio psicologico dell’animo umano sono i veri protagonisti fino alle ultime pagine quando, dopo l'arresto del colpevole, Lynley e la Havers si ritrovano soli entrambi davanti a scelte davvero difficili, quasi impossibili, che toccano il lettore nel suo intimo proiettandolo già al prossimo capitolo che sarà di certo ancora una volta avvincente e coinvolgente.


I casi dell'ispettore Lynley (12)
Londra, George's Gardens. Quando viene trovato il corpo senza vita di un ragazzo, la polizia capisce subito di essere davanti all'opera di un serial killer. La realtà tuttavia è ben più intricata: l'assassino ha già ucciso, ma erano vittime di colore, e i comandi competenti non si erano dati da fare più di tanto. Nel tentativo di fugare le accuse di razzismo per non aver approfondito le indagini per i primi tre omicidi, New Scotland Yard affida il caso all'ispettore Lynley e ai suoi colleghi, Barbara Havers e il neopromosso sergente Winston Nkata. Ma la caccia al mostro si rivela sin dall'inizio lenta e difficile, complicata da interferenze, tensioni personali, vecchi e nuovi rancori, mentre il numero delle vittime cresce in modo inesorabile…

Un pugno di cenere

Esiste il delitto perfetto? Sembra che Elizabeth George sappia dare una risposta con questo romanzo in cui una stella del cricket muore soffocato dal monossido di carbonio. Ancora una volta saranno Thomas Lynley e Barbara Havers ad occuparsi di questo caso che si accorgono subito che Kenneth Fleming non si è suicidato, ma che si tratta di un omicidio. La trama è avvincente in quanto le ipotesi non mancano, anzi, più si scava e più le supposizioni aumentano anche perché le vite di Kenneth e di sua moglie Jean non sono così limpide come potrebbe sembrare. Ed è proprio per questo che Thomas Lynley arriva a pensare di non riuscire a risolvere il caso: il delitto perfetto esiste davvero e non è quello dove l'investigatore non trova tracce o moventi, ma dove ne trova così tanti da non sapere più dove lo porterà l'indagine. Sarà la sua caparbietà a spingerlo a lavorare al caso fino alla soluzione finale. Ed ancora una volta Elizabeth George riesce a tenere il lettore attaccato al libro, non solo con la trama, ma anche grazie alla coppia di investigatori che abbiamo imparato a conoscere libro dopo libro: Thomas Lynley, lord inglese sempre raffinato che fa da contraltare a Barbara Havers a sua volta sboccata e priva di tatto. Ma è una coppia che funziona e che la scrittrice descrive anche nei sentimenti e nella vita privata così diversa, così come riesce a descrivere la vita reale che ruota attorno all'indagine. Ed ecco che fino all'ultima pagina siamo presi ancora una volta dalla storia e dal delitto che neanche noi sappiamo più chi sia il vero assassino, colui che ha commesso il delitto perfetto, e solo alla fine scopriremo se avremo avuto torto o ragione.



I casi dell'ispettore Lynley (07)
Kenneth Fleming poteva avere tutto: ancora un passo e sarebbe diventato il più grande giocatore di cricket d'Inghilterra, avrebbe conquistato l'amore dei suoi sogni e avrebbe vinto la sua battaglia contro un destino iniquo e beffardo. E invece si è addormentato per sempre, lasciandosi alle spalle lo straziante rimorso di sua moglie Jean e il rancore e la solitudine delle altre donne che lo hanno amato. Troppe donne nella vita di Kenneth Fleming, e troppi misteri intorno alla sua morte. Ma Thomas Lynley, ispettore di Scotland Yard, è troppo onesto con se stesso per accettare la comoda spiegazione di un delitto perfetto, e troppo caparbio per lasciare che la verità svanisca per sempre in un pugno di cenere…

Le conseguenze dell'odio

Tutto il mistero ruota attorno ad un tubetto di dentifricio. Proprio così: ad un tubetto di dentifricio ed al rapporto ossessivo di una madre e dei suoi due figli. Questa volta Elizabeth George, più che puntare sulle indagini, punta sulla psicologia dei personaggi e sui rapporti famigliari che a volte si trasformano in forme di amore-odio tra parenti. Tutto inizia trentanove mesi prima, un prologo che dura quasi un terzo del libro, quando il giovane Will si suicida buttandosi da una scogliera. Di mese in mese ci vengono descritte le reazioni ed i drammi interiori della madre Carlotte, del fratello Charlie e delle rispettive mogli. Scopriamo che entrambi i fratelli sono molto, forse troppo, legati alla madre e che soffrono di crisi depressive pur provando ad uscirne. Ma "recuperare è un percorso. Non una cosa che succede dalla sera alla mattina. Significa muoversi e a volte cambiare. Vivilo ed aggrappati alla speranza dei giorni migliori in arrivo". Intanto Barbara Havers è stata redarguita dal sovrintendente Isabelle Ardery per i sui comportamenti poco ortodossi e irrispettosi delle regole e Thomas Lynley cerca di fare da cuscinetto ed appianare la situazione. Proprio allora una famosa scrittrice viene trovata morta dopo una conferenza cui ha assistito anche Barbara e ad una prima analisi sembra si sia trattato di un attacco cardiaco. Alla stessa conferenza ci sono anche Caroline e Rory, l'assistente della scrittrice Clare. Ed è a questo punto che la morte viene considerata sospetta e Lynley convince Isabelle Ardery ad incaricare Barbara delle indagini. Le indagini iniziano e si scopre che, come già detto tutto ruota intorno al famoso tubetto di dentifricio che quasi uccide anche Carlotte e Rory. Più le indagini procedono e più si scoprono elementi che spostano il possibile sospettato dal  figlio, alla stessa Carlotte, poi alle sue nuore ed al suo ex marito che ha un amante. Indagini a tutto tondo sia da parte di Barbara che da parte di Lynley su due fronti diversi, ma che portano entrambe a scavare intorno ai rapporti tra tutti i membri della famiglia con sempre più insistenza e rivelando ancora una volta come possano cambiare le relazioni sentimentali ed il modo di pensare. Tutto molto ben descritto da Elizabeth George che in questo romanzo fa un passo avanti proprio su questo tema che alla fine sarà decisivo per la soluzione del caso. Caso risolto, ma ancora una volta, proprio alla fine, si scopre il vero ed intimo retroscena che ha scatenato l'assassino. E non dimentichiamoci anche che Thomas Lynley nel corso delle indagini si è innamorato ed alla fine...


I casi dell'ispettore Lynley (18)
Due morti sospette, due indagini parallele, una doppia ricerca della verità
Non c’è pace per l’ispettore di New Scotland Yard Thomas Lynley, che, reduce dalla difficile indagine condotta in Italia, si trova a scavare tra i segreti, i risentimenti e i rimorsi di una famiglia segnata da un lutto terribile: un suicidio che, ogni giorno di più, rivela risvolti agghiaccianti, costringendo Lynley ad affrontare i suoi stessi, dolorosissimi fantasmi, in quello che si annuncia come il caso più complesso della sua carriera. La vita non sorride nemmeno al suo storico braccio destro, Barbara Havers, che attraversa una profonda crisi personale e professionale. Sperando di aiutarla a ritrovare la sicurezza e lo smalto di un tempo, Lynley accetta di affidarle un caso che Barbara stessa si è trovata tra le mani: la morte in circostanze sospette di una scrittrice nota per le sue posizioni a favore del femminismo. Per risolvere l’enigma, Barbara parte per il Dorset, dove, dietro una facciata incantevole di villaggi pittoreschi, distese di colline erbose e scogliere bianche a picco sul mare, scopre un mondo di tradimenti, incontri clandestini e amori trasformati in gabbie da cui è impossibile fuggire...

Un piccolo gesto crudele

Uno dei libri più riusciti di Elizabeth George, in cui sempre più descrive anche gli aspetti emotivi dei due protagonisti, Barbara Havers e Thomas Lynley. In realtà i casi narrati nel libro sono due e si incrociano pagina dopo pagina tenendoci legati al libro fino all'ultima pagina. Il primo è la scomparsa di una bambina, la figlia di un caro amico di Barbara ed il secondo è la morte della madre della piccola. In un continuo intreccio di indagini tra l'Inghilterra e l'Italia, assistiamo a continui colpi di scena ed indagini durante le quali Barbara, sempre istintiva e generosa, si mette in gioco totalmente rischiando addirittura il posto di lavoro. Ovviamente, come sempre, non svelo il finale, ma avviso che ci sarà un ultimo colpo di scena dopo la risoluzione dei due casi affidati a Lynley e alla Havers stessa.



I casi dell'ispettore Lynley (17)

Quando il professor Azhar scopre che la figlia di nove anni è scomparsa dalla sua casa di Londra insieme a quasi tutte le sue cose, non può che bussare disperato alla porta accanto e chiedere aiuto alla vicina e amica, il sergente Barbara Havers. Presto si scopre che a portar via la bambina è stata la madre, trasferitasi in Italia, a Lucca, per seguire il suo nuovo amore. Qualche mese dopo, però, la bambina sparisce davvero da un mercato della città, e sul caso si accendono i riflettori dei media. Viene chiamata in causa Scotland Yard, e a indagare è Thomas Lynley, mentore e superiore di Barbara. La Havers, dal canto suo, in questa vicenda sta mettendo a rischio la propria carriera, e forse molto di più: che cosa nasconde Azhar dietro l’immagine del padre affranto? Insieme a un ostinato ispettore italiano, Lynley e la Havers devono affrontare una situazione delicatissima, in cui si mescolano questioni razziali difficoltà linguistiche e pregiudizi culturali, che si complica ulteriormente quando al mistero sul rapimento si aggiunge quello di una misteriosa morte...

Un castello di inganni




I casi dell'ispettore Lynley (16)

Bernard Fairclough, baronetto di recente nomina e ricco industriale, è convinto che la morte di suo nipote Ian, archiviata come accidentale, sia stata in realtà un omicidio. L'indagine è affidata all'ispettore Lynley, e per lui non mancheranno le sorprese in casa Fairclough: una figlia finta invalida che conduce un'esistenza parassita a spese del padre; un figliol prodigo uscito dal tunnel della dipendenza da alcol e stupefacenti che si affanna per rientrare nelle grazie del genitore, un ragazzino affetto da turbe psichiche, qualche ex moglie inviperita e non pochi amanti inopportuni...

Questo corpo mortale




I casi dell'ispettore Lynley (15)

Quando il corpo di una giovane donna, colpito da numerose coltellate, viene rinvenuto in un isolato cimitero di Londra, Lynley e la sua squadra sono chiamati a intervenire. Ma questo non è un caso come gli altri: li condurrà infatti dalle cupe periferie londinesi allo Hampshire, una zona dell'Inghilterra sconosciuta ai più, un luogo bello e al tempo stesso inquietante, dove gli animali vagano liberi per le strade, i tetti sono ancora di paglia e gli estranei non sono i benvenuti. Una zona che nasconde segreti tragici, crudeli, efferati. Cosa ha portato la vittima dalla serenità apparente dello Hampshire alla caleidoscopica confusione di Londra, e chi poteva volere la sua morte? Sono troppi, e spesso misteriosi, i personaggi che si muovevano nella sua orbita: una pittoresca sensitiva, un violinista visionario che sente le voci degli angeli, un artista di strada che colleziona amanti; oltre a un ex fidanzato dal passato oscuro... Un puzzle intricato e sconvolgente, strutturato per condurre il lettore fino alla fine del romanzo con il fiato in gola.

Dicembre è un mese crudele




I casi dell'ispettore Lynley (06)

In uno sperduto villaggio del Lancashire muore avvelenato, dopo una cena in casa di una conoscente, il parroco Robin Sage. Di lì a poco arrivano in paese, per una vacanza fuori stagione, il patologo Simon St. James e la moglie Deborah, che aveva casualmente conosciuto il sacerdote a Londra. La scoperta della disgrazia li trascina tra le ombre più cupe di quei luoghi, sui quali aleggiano ancora antiche storie di stregoneria. L’inchiesta del coroner si è già conclusa con il verdetto di morte accidentale, ma Simon non ne è convinto e decide di convocare il suo amico, l’ispettore Lynley, presto raggiunto dal sergente Barbara Havers. I quattro vengono così sommersi da una realtà in cui tutto è continuamente messo in dubbio. Com'è possibile che un’esperta erborista abbia inconsapevolmente offerto della cicuta al parroco? Nei panni di una mite perpetua si nasconde davvero una devota seguace dei culti pagani della Dea? È possibile leggere il destino di un uomo nel palmo della sua mano? In un clima di sospetti e pettegolezzi che rendono indecifrabili i volti del crimine, l’ispettore Lynley è costretto ad affondare sempre di più la lama delle indagini per riuscire a portare alla luce la verità. Una verità dal sapore amaro e crudele.

La donna che vestiva di rosso




I casi dell'ispettore Lynley (14)

Il sovrintendente Thomas Lynley, dopo l’efferato omicidio della moglie, ha lasciato New Scotland Yard e la famiglia per cercare un po’ di pace nella sua selvaggia terra d’origine, sulle frastagliate coste della Cornovaglia. Ma un giorno s’imbatte nel cadavere di un ragazzo, Santo Kerne, precipitato dalla scogliera per un errore durante l’arrampicata. O almeno così sembra. Lynley viene coinvolto suo malgrado nelle indagini: cosa nasconde quella piccola e apparentemente tranquilla comunità, nella quale covano conflitti tanto profondi quanto silenziosi, scoperchiati proprio dalla morte di Santo? Chi è davvero la sensuale e tormentata Dellen Kerne, madre della vittima, la donna che veste di rosso attorno alla quale sembrano volteggiare i fantasmi del rancore e della vendetta? Un caso sconvolgente per una placida meta di turisti e patiti del surf, un crimine che scuote gli animi, risveglia sospetti e spinge più d’uno a fare i conti con la propria vita o il proprio passato. A cominciare da Thomas Lynley...

Corsa verso il baratro




I casi dell'ispettore Lynley (05)
Come ogni mattina Elena Weaver, giovane e bella studentessa del St Stephen’s College di Cambridge, esce all'alba per andarsi ad allenare lungo il fiume. E, come ogni mattina, la sua dovrebbe essere una corsa tra i parchi della cittadella universitaria. Qualcuno, però, la sta aspettando… Un delitto assurdo, perpetrato con spietata ferocia. La tragedia ha un impatto devastante sul mondo dorato del college inglese, cui appartiene anche il padre della ragazza, stimato professore che aspira a una cattedra di prestigio. E forse la verità va ricercata proprio in quell'universo rarefatto, oltre che nella cerchia familiare. Il college chiama in causa New Scotland Yard, e tornano in scena l’ispettore Thomas Lynley e il sergente Barbara Havers, pronti a rovistare negli armadi più oscuri dell’esclusivo ambiente di Cambridge. Gli ostacoli saranno molti, molte le domande, e prima fra tutte: chi era realmente Elena Weaver?

Agguato sull'isola




La trama:
È una nebbiosa mattina di dicembre quando, su una spiaggia nell’isola di Guernsey, viene ritrovato il cadavere di Guy Brouard, ricco uomo d’affari e prodigo benefattore della comunità. Le circostanze oscure dell’omicidio e l’assenza di un movente non impediscono alla polizia di fermare China River, una fotografa californiana venuta sull’isola per consegnare dei progetti a Brouard. Prima di finire assassinato, infatti, il milionario ebreo, che da bambino era fuggito da Parigi invasa dai nazisti, stava pianificando un museo in onore della resistenza di Guernsey contro l’occupazione tedesca. A China, che si protesta innocente, non rimane che chiedere aiuto all’amica di un tempo, Deborah, moglie di Simon St. James, esperto della Scientifica. Da Londra, Deborah vola subito con il marito a Guernsey, senza sospettare cosa li attende veramente. Nella loro indagine privata, i St. James scaveranno nei segreti inconfessati degli isolani, in un intreccio di menzogne pietose e colpevoli silenzi, che li condurrà a ciò che l’assassino ha preparato per loro, un agguato sull’isola...

Un omicidio inutile




La trama:
Falso obiettivo, Sorprese della vita, Un buon confine non basta, Ricordati che ti amerò per sempre, Un omicidio inutile. Cinque magistrali racconti sul lato oscuro dell’essere umano, capaci di cogliere con acume sconcertante il momento in cui l’irrazionale e la follia fanno irruzione nella vita quotidiana. Un omicidio svelato casualmente da un gruppo di turisti, grazie anche all'intervento dell’infallibile ispettore Thomas Lynley; un matrimonio costruito su una gigantesca menzogna che solo la morte porterà alla luce; l’ambizione omicida di un professore squattrinato che spera di diventare ricco e famoso; i pericoli che nasconde la gelosia ingiustificata di un marito per la giovane e bella moglie; gli strani modi di una vicina di casa poco socievole, con la passione per animali domestici alquanto particolari. Anche nella difficile arte del racconto, Elizabeth George distilla la vena più pura del thriller psicologico, scandagliando gli abissi dell’umana debolezza come lei sola è in grado di fare.

Prima di ucciderla




I casi dell'ispettore Lynley (13)
Un delitto inspiegabile si è compiuto nell'elegante quartiere di Belgravia a Londra: l’amata moglie dell’ispettore Lynley è stata uccisa da un colpo di pistola sui gradini di casa. Un evento senza movente, di una violenza insensata, che sconvolge New Scotland Yard. Ancor più sconvolgente è il fatto che a premere il grilletto, apparentemente, sia stato un ragazzo. Ma chi è costui? Da dove viene? Come è potuto arrivare a tanto? Le indagini devono addentrarsi in un altro quartiere londinese, nella zona popolare e multirazziale di North Kensington, dove tre giovani fratelli disadattati, orfani di padre e con la madre rinchiusa in un ospedale psichiatrico, sono stati affidati alle cure di una zia…

Cercando nel buio




I casi dell'ispettore Lynley (11)
Qualcosa ha portato Eugenie Davies a Londra in una piovosa notte autunnale, qualcosa che non potrà mai raccontare perché quella stessa notte la donna è stata uccisa, travolta brutalmente e intenzionalmente da un’auto sbucata dall'oscurità. Chi poteva volere la sua morte? Quel delitto può forse avere qualche collegamento con il fatto che Eugenie era la madre di Gideon Davies, il celebre violinista colpito inspiegabilmente da una terribile forma di amnesia che da mesi gli impedisce di suonare? E che cosa sa davvero il sovrintendente Webberly, che ha affidato il caso all'ispettore Lynley e che vent'anni prima aveva indagato sulla tragica morte di Sonia, la figlia dei Davies? Così, mentre Gideon, con l’aiuto di un terapeuta, s’immerge negli abissi della propria memoria nella speranza di comprendere le ragioni del suo blocco creativo, Thomas Lynley e la sua aiutante Barbara Harvers si dibattono in una ridda d’ipotesi legate alla complicata storia della famiglia Davies, mettendo in moto una spirale di dolore, rabbia e odio che minaccia di travolgere chi, cercando nel buio, vuole scoprire la verità…

Il morso del serpente




I casi dell'ispettore Lynley (10)
Nella selvaggia e pericolosa brughiera di Calder Moor, nel Derbyshire, vengono ritrovati i corpi senza vita di due giovani, un uomo e una donna. Ma non si tratta di un incidente: i due sono stati uccisi. Con rara ferocia, e non nello stesso modo. Per Thomas Lynley, ispettore di New Scotland Yard, l’indagine sui delitti di Calder Moor segna l’inizio di uno dei periodi più tormentati della sua carriera. La ragazza uccisa, infatti, è l’unica figlia di un ex agente dei servizi segreti, che Lynley considera il suo mentore… Al suo fianco, poi, non c’è Barbara Havers, la sua partner abituale, che, degradata per insubordinazione, è rimasta a Londra. Ma contrariamente agli ordini ricevuti, Barbara setaccia la città in cerca d’indizi sul ragazzo morto, un sedicente artista dalla vita alquanto movimentata…

Il prezzo dell'inganno




I casi dell'ispettore Lynley (09)
In una casamatta sulla spiaggia di Balford-le-Nez, una cittadina sulla costa dell'Essex, è stato scoperto il cadavere di un uomo. La vittima è stata identificata in Haytham Querashi, da poco giunto da Karachi, in Pakistan, per sposare la figlia di un facoltoso uomo d'affari del posto. La nutrita comunità pakistana locale sostiene che si tratta di un omicidio a sfondo razzista e reclama una pronta risposta della giustizia, ma la polizia non ha ancora rivelato la sua linea d'indagine… Come sempre, mentre il meccanismo giallo si sviluppa in maniera impeccabile, Elizabeth George dispiega tutte le qualità migliori del suo stile: minuzioso approfondimento psicologico, perfetta definizione dei personaggi e dello sfondo sul quale agiscono, attenzione per il particolare e grande maestria nel creare, e sciogliere, l'intreccio.

In presenza del nemico




I casi dell'ispettore Lynley (08)
Londra. Charlotte, la giovane figlia del deputato conservatore Eve Bowen, donna affascinante quanto ambiziosa, viene rapita. E Dennis Luxford, direttore senza scrupoli di un giornale scandalistico avverso al governo, riceve una lettera che gli impone di riconoscere la paternità di Charlotte, pena la morte della piccola. Quale mistero si cela dietro un simile ricatto? Forse una crudele macchinazione dello stesso Luxford? Attraverso una fitta nebbia di paure e menzogne, spetta all'ispettore Thomas Lynley l'ingrato compito di avventurarsi su un terreno tanto infido; un compito davvero ingrato perché, nel frattempo, il terribile dramma si è trasformato in tragedia...

Scuola omicidi




I casi dell'ispettore Lynley (04)
L’atmosfera tranquilla del romantico cimitero di Stoke Poges, nella campagna inglese, s’infrange bruscamente in un freddo pomeriggio di marzo, quando ai piedi di un albero Deborah St. James trova il corpo senza vita di un ragazzo. Intanto, all'esclusivo collegio di Bredgar Chambers il tredicenne Matthew Whateley pare essersi volatilizzato. Mentre da un lato la polizia di Stoke Poges indaga sul macabro ritrovamento, l’ispettore Thomas Lynley arriva a Bredgar chiamato da un insegnante, suo ex compagno di scuola, che si rivolge a lui per evitare uno scandalo che metterebbe in gioco il buon nome dell’istituto. Ma le indagini dell’ispettore e del sergente Barbara Havers si scontrano con un ostinato silenzio, e quando il corpo viene identificato, e risulta chiaro che Matthew è stato torturato e ucciso, la tensione cresce e si esaspera. Lynley si addentra nei segreti più inconfessabili di studenti e insegnanti, e si convince che la soluzione dell’enigma vada cercata non nel rassicurante anonimato di un «maniaco», ma all'interno dei chiostri quattrocenteschi della scuola.

La miglior vendetta




I casi dell'ispettore Lynley (03)
Riunita nel castello scozzese di Westerbrae, una compagnia teatrale londinese si appresta a leggere un nuovo testo. Ma dopo una serata tempestosa, punteggiata da litigi e scontri, Joy Sinclair, la bellissima autrice, viene trovata morta nel suo letto, uccisa con un pugnale che le ha trapassato il collo. Una faccenda troppo delicata per i poliziotti di quella sonnolenta zona delle Highlands, anche perché vede coinvolte personalità del mondo teatrale e personaggi di alto rango. Così, in tutta fretta, New Scotland Yard manda a Westerbrae l’ispettore Thomas Lynley, affiancato come sempre dal sergente Barbara Havers. Per Lynley, quel delitto assume subito i contorni di un vero incubo: una delle ospiti del maniero è infatti Helen Clyde, la donna di cui è innamorato, che, nella notte fatale, non era sola. Lottando per soffocare una gelosia feroce, Lynley si ritrova al centro di un turbine di scandali di famiglia, rivalità professionali e scoperte sconcertanti. Perché il movente di quel delitto affonda le sue radici nel passato di molti degli uomini e delle donne che si sono ritrovati a Westerbrae...

E liberaci dal padre




I casi dell'ispettore Lynley (02)
Un cadavere decapitato, un’ascia insanguinata e un’ammissione sconcertante: «Sono stata io. Non me ne pento». Questi gli elementi dell’omicidio di William Teys, un contadino di Keldale, nello Yorkshire, e tutti puntano verso la figlia di Teys, Roberta, una ragazza introversa e complessata che, dopo essersi dichiarata colpevole, si è chiusa in un silenzio impenetrabile. Eppure nessuno, nel villaggio, può credere a un’apparente verità così mostruosa e inquietante, tanto che padre Hart, il parroco della comunità, si reca a Londra per chiedere a Scotland Yard che venga fatta piena luce sul delitto. Una richiesta insolita, che tuttavia il commissario capo accoglie volentieri perché è l’occasione che aspettava per mettere alla prova una coppia di investigatori del tutto inedita: l’ispettore Lynley e il sergente Barbara Havers...

Il lungo ritorno




I casi dell'ispettore Lynley (01)

L’ispettore Thomas Lynley è la punta di diamante di New Scotland Yard. Ottavo conte di Asherton, educato a Eton e a Oxford, preferisce tuttavia essere apprezzato per la sua straordinaria abilità di investigatore nonché, naturalmente, per il suo savoir-faire. Consapevole del suo rango e del rispetto che un gentiluomo deve alle convenienze, l’ispettore decide di approfittare di una breve vacanza per presentare la sua promessa sposa, Deborah Cotter, alla madre. Giunto in Cornovaglia, però, è costretto a spogliarsi immediatamente dei panni di figlio e fidanzato premuroso per vestire di nuovo quelli di detective. L’omicidio di un giornalista locale, infatti, scuote l’apparente tranquillità del piccolo villaggio di Howenstow e dà il via a una spaventosa serie di efferati delitti: un lungo tunnel di misteri e orrori in fondo al quale una terribile verità attende l’ispettore Lynley.