Visualizzazione post con etichetta Maigret e la vecchia signora. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Maigret e la vecchia signora. Mostra tutti i post

Maigret e la vecchia signora

In "Maigret e la vecchia signora" di Simenon, ci troviamo di fronte al celebre commissario coinvolto in un altro intricato caso, questa volta con una protagonista particolarmente affascinante: la vecchia signora Valentine, descritta come la più deliziosa e sottile che si potesse immaginare, con un volto roseo e delicato incorniciato da capelli bianchi immacolati.
Valentine è una figura sorprendente, vivace e brillante, ma anche franca sino alla brutalità. Quando viene scoperto che qualcuno ha tentato di avvelenarla con arsenico, ma ha accidentalmente colpito la giovane domestica Rose, Maigret si trova di fronte a un enigma intrigante: chi avrebbe motivo di voler fare del male a una donna così affascinante e inoffensiva?
La trama si dipana all'interno di una famiglia ricca di segreti e risentimenti, tra la figlia Arlette, dai molteplici amanti e tormentata da una bellezza inquieta, il figliastro Théo, uno snob in cerca di riconoscimento aristocratico, e l'affezionato Charles, che preferisce vivere nell'illusione di una vita tranquilla e ordinaria.
Maigret si trova così immerso in un tranquillo, ma solido inferno familiare, dove oscure verità votate all'infelicità emergono a poco a poco, rivelando risentimenti nascosti e immani egoismi.
In questo romanzo, Simenon ci offre una delle sue storie più avvincenti, intrecciando abilmente suspense e caratterizzazione psicologica, mentre Maigret si impegna a scoprire la verità dietro il tentato omicidio di una donna che ha conquistato il cuore di tutti, compreso il nostro amato commissario.


Le inchieste di Maigret (27)
Decisamente, le vecchie signore hanno un debole per Maigret. Seguono ogni sua inchiesta, conservano i ritagli di giornale, e non esitano a invocare il suo aiuto. Lo aveva già fatto Didine Hulot nella Casa del giudice – e il celebre commissario, ce lo ricordiamo tutti, si era cacciato in un mare di guai. Così, quando al suo cospetto si presenta «la vecchia signora più deliziosa che si potesse immaginare, sottile e minuta, dal volto roseo e delicato sotto i capelli di un bianco immacolato», non ci sono dubbi, c'è da temere il peggio. Tanto più che Valentine è una vecchia signora davvero sorprendente: vivace, brillante, franca sino alla brutalità. E in grave pericolo: qualcuno le ha messo dell'arsenico nel sonnifero, solo che l'ha bevuto Rose, la giovane domestica. Chi può aver cercato di uccidere una così deliziosa e inoffensiva vecchia signora, che un tempo è stata enormemente ricca ma che ormai vive di una modesta rendita nella pacifica Étretat? La figlia Arlette dai molti amanti, bella e tormentata? Il figliastro Théo, uno snob squattrinato con smanie da aristocratico inglese? O l'altro figliastro, l'affezionato Charles, che crede che la vita sia quella che si vede nelle cartoline illustrate? Un tranquillo, solido inferno familiare – oscuri segreti che votano all'infelicità, risentimenti amorosamente coltivati, immani egoismi – inghiottirà Maigret. Decisamente, è lui ad avere un debole per le vecchie signore.
Scritto a Carmel (California) nel dicembre del 1949, Maigret e la vecchia signora è apparso in Francia l'anno successivo.