Le vacanze di Maigret

"Le vacanze di Maigret" di Georges Simenon offre un'intrigante deviazione dalle normali indagini del celebre commissario, portandoci in un'atmosfera insolita e affascinante. Il romanzo inizia con Maigret che si trova in vacanza alle Sables-d'Olonne, costretto a trascorrere le sue giornate in modo piuttosto monotono mentre sua moglie si riprende da un intervento chirurgico. Tuttavia, la tranquillità delle sue vacanze viene bruscamente interrotta quando riceve un biglietto anonimo che lo implora di visitare una donna morente.
La morte della donna, avvenuta poco dopo la sua visita, porta Maigret a mettere da parte le sue vacanze e a tornare all'azione investigativa. La vittima, la cognata di un notabile locale, è rimasta coinvolta in un incidente strano mentre si trovava in auto con il dottor Bellamy, un uomo di cultura e fascino che affascina Maigret.
Simenon crea un'atmosfera ricca di suspense e tensione, con Maigret che si trova ad affrontare interrogativi sempre più complessi mentre cerca di svelare la verità dietro l'incidente. La dinamica tra Maigret e Bellamy aggiunge un elemento di fascino alla storia, con Maigret che si trova a essere attratto e allo stesso tempo sfidato dall'acutezza e dal controllo di sé del dottore.
La trama si sviluppa attraverso un intricato intreccio di indizi e sospetti, con Maigret che cerca di scavare sotto la superficie delle apparenze per scoprire le vere motivazioni dietro l'incidente e la morte della donna. La prosa di Simenon è coinvolgente e ben studiata, trasportando il lettore nella calda atmosfera estiva delle Sables-d'Olonne mentre Maigret affronta una delle sfide più complesse della sua carriera.
"Le vacanze di Maigret" è un'altra prova della maestria di Simenon nel creare storie avvincenti e personaggi indimenticabili. Con la sua trama ricca di suspense e il suo ritratto affascinante di Maigret alle prese con una situazione insolita, il romanzo offre un'esperienza di lettura coinvolgente e appagante per tutti gli amanti del genere poliziesco.


Le inchieste di Maigret (23)
Non è il Maigret che conosciamo quello che ogni giorno alle 15, compunto e impacciato, va in clinica a trovare la moglie, operata per un improvviso attacco di appendicite alle Sables-d'Olonne. Ma c'è di più: irritato dall'incongrua atmosfera balneare che lo circonda, intorpidito dal troppo bere e mangiare, il commissario passa le sue giornate girando in tondo come un cavallo da circo. Finché qualcuno gli infila nella tasca della giacca un biglietto: «Per pietà, chieda di vedere l'ammalata del 15». Quella stessa notte la ragazza muore. E allora al diavolo le vacanze! Si torna a indagare. A titolo personale, s'intende. Ne valeva comunque la pena: perché l'ammalata del 15 era la cognata di uno dei notabili delle Sables-d'Olonne, il dottor Bellamy, e l'incidente di cui è rimasta vittima proprio mentre si trovava in auto con lui – la portiera si è aperta e Lili è stata sbalzata fuori – suscita troppi interrogativi. Ma soprattutto perché Bellamy è un uomo colto e racé, acutissimo e ferocemente padrone di sé. E dunque destinato ad affascinare il commissario che, forse per la prima volta nella vita, ha la sensazione di non essere lui a controllare la situazione. Non gli sarà facile spezzare l'intesa segreta che lo lega a Bellamy, rinunciare a quella misteriosa algebra del linguaggio su cui sembra fondarsi il loro dialogo – e scavare fino a scoprire, sotto l'ammaliante e armoniosa superficie delle apparenze, il cupo e innominabile viluppo delle passioni.
Scritto a Tucson, Arizona, nel novembre del 1947, Le vacanze di Maigret fu pubblicato l'anno successivo.

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